La scalata “libera” trasforma l’uomo in quadrupede che si arrampica su una parete verticale utilizzando quasi esclusivamente mani e piedi. Il libro è un breve omaggio a questa pratica che vive del paradosso più affascinante: “essere sulla terra, ma lontano dal suolo”, quasi in compagnia del vuoto. La solitudine si mescola all’eccitazione dell’impresa, alla sensazione fisica di contatto con la roccia, la stessa eventuale caduta, dice l’autore, è esperienza di un vuoto quasi accogliente. Innegabilmente i pericoli ci sono, le difficoltà sono addirittura ricercate senza mai diventare sfide, ma l’arrampicata continua ad ammaliare.
La grazia della scalata
di Alexis Loireau
Editrice Ediciclo
euro 9,5