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Lunedì 14 ottobre 2024

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Tettoia Vinaj, respinta la richiesta della commissione d’inchiesta

La maggioranza boccia l'ordine del giorno dell'opposizione. Per la contenzioso il Comune affida la causa a uno studio di avvocati di Milano

Cuneo

La Guida - Tettoia Vinaj, respinta la richiesta della commissione d’inchiesta

La maggioranza ha bocciato con 20 voti contrari e 9 favorevoli la richiesta dei consiglieri di minoranza di “valutare l’istituzione di una commissione d’inchiesta” per la vicenda del mancato pagamento di canoni e oneri per la Tettoia Vinaj.

La maggioranza ha respinto l’ordine del giorno presentato da tutti i consiglieri di opposizione nella seduta del consiglio comunale convocato in via straordinaria nella sera di giovedì 13 giugno su richiesta degli stessi gruppi di minoranza per discutere ancora una volta della questione dopo la restituzione dei locali da parte di Tettoia Vinaj srl e l’affidamento in concessione a Open Baladin (https://laguida.it/2024/06/07/tettoia-vinaj-affidamento-a-open-baladin-per-4-mesi-con-affitto-di-6-500-euro-al-mese/).  Motivo della richiesta urgente di convocazione è stata la mancata comunicazione, nella seduta di fine maggio, da parte di sindaca e assessore della revoca dell’incarico allo studio legale Barosio.  “Un fatto grave” per la minoranza, mentre la maggioranza ha ribadito che in occasione della seduta del consiglio “la revoca non era ancora stata formalizzata”.

Il nuovo legale. Nel corso della seduta la sindaca, Patrizia Manassero, ha comunicato anche il nome del nuovo legale a cui il Comune ha affidato il caso: si tratta di Giorgio Lezzo dello studio Osborne e Clarke di Milano.

La minoranza: “Malgoverno, vicenda vergognosa”

L’opposizione. Dai banchi della minoranza Giancarlo Boselli è tornato ad attaccare la maggioranza parlando di “malgoverno di cui i consiglieri di maggioranza dovranno rispondere” e allargando il confronto anche sulla gestione dell’ex infermeria della Cantore. “Avete cercato di tenere nascoste informazioni che non ci avete dato. Abbiamo dovuto scoprire tutto noi, un boccone alla volta: in questi anni abbiamo fatto più i detective che i consiglieri”.

Ugo Sturlese è tornato a chiedere conto dell’esposto alla Corte dei Conti (“il modo di operare della giunta è al di fuori della logica e del buon senso”), mentre Massimo Garnero ha parlato di “vicenda gestita in maniera superficiale e dilettantistica” e Claudio Bongiovanni ha sottolineato la “necessità di costituire la commissione d’inchiesta” e di fare chiarezza nelle divisione interne alla maggioranza: “Fino a quando dovremmo assistere a ricatti e pressioni che ci paralizzano?”. Franco Civallero ha ribadito quello che aveva sostenuto nei mesi scorsi: “Ho sempre detto che quella in tribunale è stata una vittoria di Pirro, avevo ragione”, e ha attaccato l’ex sindaco Borgna: “Questa vicenda gestita in modo vergognoso è stata avviata dall’ex sindaco Borgna, il motivo di questi mancati pagamenti andrebbe chiesto a lui”. Mavy Civallero ha rincarato: “Il Comune non vuole questi soldi, perché sa che non gli spettano per accordi precedenti”.

Giuseppe Lauria ha contestato la gestione della vicenda e ha chiesto un percorso trasparente per il prossimo affidamento in gestione della struttura: “Il nostro non è un attacco all’assessore Fantino, è un attacco alla maggioranza silente e omertosa: se c’è una cosa sicura è che il Comune ha perso un milione di euro. Spero almeno che la nuova procedura sia aperta e trasparente”.

A chiedere informazioni sulle intenzioni del Comune è stato Paolo Armellini: “Vorremmo sapere quale sarà la nuova linea difensiva e su come si intenderà gestire la struttura. Qui vedo tanta confusione, ma il Comune di Cuneo non è una Proloco ma un capoluogo di Provincia. È una situazione che vi è scappata di mano”.

La maggioranza: “Riconosciuta la correttezza del Comune”

La maggioranza. Per la maggioranza ha replicato la capogruppo del Pd, Claudia Carli, che ha ricordato come la sentenza abbia “riconosciuto la grave inadempienza e ha riconosciuto la correttezza dell’agire del Comune e sgombera il campo da ogni dubbio e sospetto nell’agire dell’Amministrazione”. Posizione ribadita dal capogruppo di Cuneo Centro, Vincenzo Pellegrino, che ha difeso l’operato dell’assessore Fantino: “Sono stati ottenuti dei risultati e tutti dovrebbero applaudire l’assessore Fantino. Non è vero che non abbiamo informato il consiglio della revoca dell’avvocato: è stata effettuata e formalizzata dopo la seduta del consiglio”.

La sindaca: “Massima trasparenza: la restituzione è importante”

Nel dibattito è intervenuta anche la sindaca, Patrizia Manassero: “Quella piazza era diventata un non luogo, un parcheggio ed è stata trasformata utilizzando i fondi Pisu. È stata una scelta politica che confermiamo. C’è stato un evento sfortunato, una iattura: abbiamo incontrato un operatore che non ha pagato i canoni concessori. Questo è stato sottolineato dalla sentenza che definisce chiaramente i fatti e le responsabilità di ognuna delle parti. Questo è quanto è avvenuto. Durante questa sindacatura ci siamo posti l’obiettivo di non rimanere immobili mai, e abbiamo continuato a lavorare tenacemente per la restituzione dell’immobile, di quanto dovuto e per mantenere la vitalità di questa piazza. Il 6 giugno abbiamo ottenuto la restituzione dell’immobile che non va ridicolizzata e ci permette oggi di subentrare nel rapporto e di tornare da subito ad avere il pagamento del canone. Abbiamo dato avvio alla procedura della gara per la concessione dello spazio che non è solo somministrazione ma anche animazione. E abbiamo definito una situazione ponte per permettere che l’attività economica che oggi lavora possa continuare la propria attività. Tutto questo è avvenuto con massima trasparenza”.

Sul cambio del legale, la sindaca ha ribadito: “Il cambio del legale è avvenuta nel momento successivo al consiglio comunale. L’interruzione è partita il 4 di giugno. Abbiamo affidato l’incarico della difesa allo studio Osborne e Clarke di Milano. Per l’ulteriore ricorso siamo con loro allo studio della decisione e la comunicheremo in modo trasparente. Per la trattativa c’è stata una perlustrazione da parte dei legali ma non c’erano i presupposti e non è mai partita una trattativa in merito. Questo perché uno degli operatori coinvolti sarebbe stato un terzo non in causa (Open Baladin) e la relazione era invece tra Comune e Tettoia Vinaj”.

 

 

 

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