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Martedì 3 dicembre 2024

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Le misure del Pnrr per l’agricoltura

Risorse per attuare le misure nel settore agroalimentare, agrisolare, sistema irriguo, meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare, contratti di filiera

La Guida - Le misure del Pnrr per l’agricoltura

Cuneo – Nella primavera del 2021 l’Italia ha presentato alla Commissione europea il Pnrr, ovvero il Piano nazionale rivolto a rilanciare il paese dopo la crisi economica, generata dalla pandemia da Covid-19. Le azioni proposte sono rivolte a favorire la transizione ecologica e digitale, una trasformazione strutturale dell’economia, andando a limitare le diseguaglianze di genere, territoriali e generazionali.

Il Pnrr si compone di sei missioni e sedici componenti, che si articolano intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Una serie di interventi attuabili con un occhio di riguardo all’ecosistema, ovvero, senza arrecare danno all’ambiente.

Per il mondo agricolo, il ministero delle politiche agricole in tale ambito ha presentato alcune misure e ottenuto delle risorse economiche per attuarle: 

settore agroalimentare: sviluppo della logistica, pesca e acquacoltura, vivaismo e floricoltura, pesca e allevamenti ittici con una disponibilità finanziaria pari a circa 800 milioni di euro; 

agrisolare, fondi per l’inserimento della produzione di energia pulita a livello di aziende agricole con una disponibilità di 1,5 miliardi di euro;

meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro;

sistema irriguo: miglioramenti per la gestione della risorsa idrica con una dotazione di 880 milioni di euro;

contratti di filiera e di distretto, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro.

Per lo sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, gli interventi sono orientati a ridurre la problematica nell’efficienza delle infrastrutture con il sostegno agli investimenti per i locali di stoccaggio, trasformazione e conservazione delle materie prime agricole, nonché una maggior efficienza dei mercati alimentari. L’implementazione della logistica e trasporto alimentare è orientata a una maggior diffusione dei trasporti con veicoli elettrici, mentre per la produzione agricola l’innovazione è rivolta ai processi di produzione, incentivando l’agricoltura di precisione con risvolti ambientali ed economici di sostenibilità. Per la misura relativa all’agrosolare, gli investimenti sono rivolti alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica con i pannelli fotovoltaici, nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo. Incentivando la produzione di energia utilizzando il sole e inserendo gli impianti sui terreni oggetto di coltivazione si va a integrare il reddito degli addetti in agricoltura oltre a ridurre direttamente anche i costi energetici delle aziende agricole. 

Gli investimenti del Pnrr rivolti all’ innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare vogliono sostenere con dei contributi in conto capitale l’ammodernamento del parco macchine delle aziende agricole, al fine di ridurre le emissioni in atmosfera, incentivando l’agricoltura di precisione e le tecnologie di agricoltura 4.0.

Sono inoltre incentivati i processi di lavorazione e confezionamento dei prodotti alimentari, migliorando anche la logistica, rendendo sempre più sostenibile il processo produttivo con azioni rivolte a riutilizzare i prodotti di scarto del processo di lavorazione per la produzione di energie da biomassa. 

L’agrosistema irriguo è un’altro dei punti oggetto di intervento con i fondi del Pnrr, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza dei sistemi irrigui, sviluppando nuove infrastrutture e la digitalizzazione, rivolti a rendere più efficiente l’utilizzo della risorsa acqua, anche in seguito ai cambiamenti climatici che ne riducono la disponibilità. Gli investimenti sono rivolti a limitare le perdite delle reti di distribuzione, misurare le portate dei canali irrigui con sistemi di controllo e di gestione, con la possibilità di ridistribuire la risorsa acqua in base alle esigenze dei territori, delle colture e del clima. 

Per quanto riguarda invece i contratti di filiera, per i vari settori che gravitano intorno al settore agrario, sono previsti degli investimenti che promuovano obiettivi di sostenibilità ambientale, rivolti a potenziare le relazioni intersettoriali lungo le catene di produzione, trasformazione e commercializzazione, favorendo l’aggregazione dei produttori, migliorando la posizione degli agricoltori e contribuendo a contrastare lo spopolamento delle aree rurali marginali.

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