Savigliano – Aveva tirato fuori dal garage la bicicletta elettrica che era appartenuta al marito scomparso da poco e con quella, la mattina del 10 marzo 2019, doveva andare proprio al cimitero. L’aveva semplicemente appoggiata ad un palo sul marciapiede ed era rientrata in casa per sbrigare alcune cose. Quanto rimase in strada la bicicletta non è chiaro, poiché inizialmente l’anziana signora aveva riferito ai Carabinieri di essersene dimenticata ed essere andata al cimitero in auto. In tribunale invece ha riferito di averla lasciata incustodita pochi minuti, scoprendo con grandissimo dispiacere che la bici elettrica, un ricordo di suo marito, era sparita. Un dispiacere che fortunatamente durò poco perché proprio il giorno dopo i militari fermarono R. V. a bordo di quella bici. L’uomo, noto per alcuni precedenti reati, venne controllato: nel cestino porta oggetti c’erano degli oggetti da scasso, un trapano e delle chiavi passepartout; disse che la bici l’aveva trovata slegata davanti alla stazione e pensando fosse stata abbandonata l’aveva presa per recarsi al dormitorio dove alloggiava in quel periodo. L’uomo venne denunciato per furto e possesso di oggetti atti allo scasso e all’esito dell’istruttoria l’accusa ha chiesto per lui la condanna a sette mesi e 200 euro di multa. Per la difesa quello non era altro che un furto d’occasione o impeto e ha chiesto il minimo della pena. La giudice ha accolto la richiesta dell’accusa aumentando la pena richiesta a otto mesi e 20 euro di multa (immagine di repertorio).