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Lunedì 14 ottobre 2024

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Tutta la polizia locale in strada

Cirio: "In attesa di un parere del ministero dell'Interno sulla chiusura di uffici pubblici e studi professionali". Mascherine distribuite agli operatori delle case di riposo

La Guida - Tutta la polizia locale in strada

Torino – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, tornato al lavoro “fisicamente” dopo essere guarito dal coroanvirus covid-19, ha commentato le differenti disposizioni tra ordinanza regionale e decreto ministeriale, riguardanti soprattutto la sospensione dell’attività degli uffici pubblici regionali e la chiusura degli studi professionali: “Su questi punti siamo in attesa del parere del ministero degl Interni. Fin dal primo giorno ho sostenuto la linea del rigore per contenere il contagio e in attesa che arrivasse un decreto governativo uniforme per tutta Italia ho voluto, come ha fatto anche la Lombardia, emettere un provvedimento più restrittivo per il Piemonte. La nostra ordinanza dovrebbe essere prevalente anche rispetto al decreto emanato da Roma e siamo in attesa di un parere su questo da parte del Governo. Siamo certi di avere ragione, perché la nostra linea è di chiudere davvero e non accogliere le tante deroghe che abbiamo visto nel decreto. Sia chiaro che non siamo in contrasto con il Governo, ma abbiamo il timore che tutte le eccezioni previste possano portare ad una non chiusura reale”.

Una delibera approvata in data 23 marzo dalla Giunta regionale stabilisce, intanto, che tutto il personale di polizia locale dipendente dai Comuni e dalle Province e dalla Città metropolitana di Torino ed idoneo allo svolgimento dei servizi operativi esterni di vigilanza e controllo del territorio è chiamato ad assicurare il rispetto delle misure a garanzia del contenimento dell’emergenza Coronavirus. Al personale coinvolto verrà garantita la fornitura di mascherine di protezione dall’Unità di Crisi e potrà essere corrisposta l’indennità di ordine pubblico. “Con questa delibera – ha commentato l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale, Fabrizio Ricca – offriamo uno strumento concreto di prevenzione che aiuterà tutti i cittadini a debellare questa epidemia. Se il personale della Polizia Locale è in strada accanto agli altri agenti delle forze dell’ordine, i divieti, i blocchi e le direttive sanitarie saranno rispettate da sempre più italiani e in meno tempo potremo lasciarci alle spalle questa pericolosa situazione. Più agenti ci sono, più controlli verranno fatti e meno contagi ci saranno. Stiamo combattendo una guerra per strappare ogni singolo piemontese dal rischio che finisca in ospedale o in terapia intensiva. Dobbiamo impegnarci tutti e non possiamo rinunciare a personale che potrebbe essere schierato in strada”.

Da ieri, domenica 22 marzo, è invece in distribuzione la prima tranche di 30 mila mascherine (quelle lavabili, prodotte da Miroglio) agli operatori delle case di riposo piemontesi. Diecimila mascherine sono inoltre già state acquistate e consegnate da parte dell’Alleanza delle Cooperative. Nei prossimi giorni proseguirà l’azione di reperimento dei presidi, anche grazie alla collaborazione di partners che si sono resi disponibili in questo momento di grande necessità. Lo comunicano gli assessori regionali alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e al Welfare, Chiara Caucino, sottolineando che si stanno mettendo in campo tutte le risorse e le forze disponibili per soddisfare il fabbisogno dei dispositivi di protezione individuale. “Chi lotta sul campo ogni giorno – osservano Icardi e Caucino -, chi lavora a contatto con persone fragili, anche in termini di salute, deve essere dotato di tutti i dispositivi necessari per garantire sé stesso e gli utenti, tanto più se anziani e disabili”. Altre dodicimila mascherine saranno consegnate nei prossimi giorni ai servizi territoriali. “In questi giorni – concludono Icardi e Caucino – dimostriamo la nostra gratitudine verso i sanitari che si prendono cura dei tanti italiani colpiti dal virus e verso le Forze dell’Ordine che stanno compiendo un grande sforzo. Desideriamo però ringraziare dal profondo del cuore anche tutti gli operatori del mondo del sociale, che ogni giorno combattono in trincea. Il loro lavoro, a volte silenzioso, è prezioso, il loro impegno, raramente agli onori della cronaca, è davvero encomiabile”.

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